一切都有其美麗,但不是所有人都看到。
Confucio


Sono nata in Puglia nel Sud dell’Italia.
A 19 anni mi trasferisco a Firenze dove mi laureo in grafica e fotografia, durante gli stessi anni mi diplomo presso la Comics, scuola per fumettisti. Dopo la laurea mi trasferisco a Milano per frequentare il MiMaster, corso professionale per illustratori. Ora vivo a Roma dove ho un piccolo studio privato.

La tecnica che utilizzo è la computer grafica. Quando realizzo un albo illustrato parto da bozze a matita o molto spesso dalla fotografia. Solitamente sono miei scatti che mi ricordano una suggestione o una particolare composizione. Non importa la qualità ma è importante la loro funzione da promemoria.
Poi lascio lavorare la fantasia e stravolgo la suggestione iniziale. Adoro le texture, ho una libreria molto vasta. Cortecce di alberi, muri rovinati, tessuti… nel loro casuale difetto trovo l’elemento particolare che rende interessante l’illustrazione. Lavoro con photoshop e illustrator. Indispensabile la Wacom. Cerco sempre
un risultato essenziale, non importa che sia particolarmente ordinato o equilibrato. Il mio obiettivo è ricreare l’atmosfera che circondava la suggestione iniziale.
Per copertine o vignette di supporto ad articoli di giornale lavoro diversamente. Parto dal testo e seleziono 2 o 3 termini chiave. Individuati, cerco una connessione tra loro ed ogni volta nasce una reinterpretazione del testo interessante.

Nel lavoro “Ombre Occidentali” ho ripreso temi abbastanza noti quali il raffreddamento dei rapporti sociali, l’allontanamento dalla natura ed il condizionamento della tecnologia nei confronti delle abitudini. La chiave di lettura più interessante è nata quando ho pensato di personificare queste esigenze e creare una parte che le rivendica da contrapporre al genere umano che invece sembra non interessarsi a questi problemi. In quel momento è nata l’idea di far vivere le Ombre come un essere totalmente dipendente dalle abitudini dei corporei a cui appartengono ma capaci di critica ed ingegno. Questa idea mi ha anche dato l’opportunità di lavorare molto sulle luci che caratterizzano le atmosfere ma diventano anche parte integrante del racconto perché da loro dipendono le ombre.
Per questa idea la cosa più importante era costruire l’atmosfera a scapito dei dettagli e preziosismi.

Il mio ritmo di lavoro non è mai uguale… Lavoro le solite otto ore al giorno ma le gestisco come mi pare… scadenze permettendo. La situazione dell’industria editoriale in Italia non è fantastica, è molto difficile trovare editori che pubblichino i libri soprattutto se il target non è propriamente quello dell’infanzia. Io sono costretta a lavorare spesso da grafica, web designer anche se preferirei dedicarmi solo alle mie illustrazioni. In questo periodo collaboro con una casa di produzione audiovisiva per la realizzazione di web documentary e, nello specifico, di un docu-reality. Sono prodotti innovativi per la rete che affiancano diversi linguaggi: dal video alla grafica alle illustrazioni e stanno aprendo diverse opportunità. I primi lavori li ho ottenuti curando le copertine dei romanzi per diverse case editrici, alle quali ho bussato continuamente alle porte (nel vero senso della parola). Credo che mi abbiano dato i primi lavori per sfinimento.

Agli illustratori che si stanno preparando per la prossima selezione del Bologna book children gli consiglio di uscire dagli schemi. Credo che la cosa più difficile sia farsi notare considerando la quantità delle proposte che viene sottoposta ai giudici (vale anche con le case editrici durante la fiera).
Tutto ciò che è abbastanza scontato o già visto, fatica ad essere selezionato; bisogna rischiare un po’.