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CANDIDATO AL PREMIO STREGA 2019​​​​​​​

“La donazione degli organi resta il più misterioso e affascinante metodo per tornare a nascere. 
Sono davvero pochi i romanzi che se ne sono occupati senza scadere nella banalità,
quello di Davide Grittani lo fa addirittura con una discreta dose di cinismo. Nelle mani del lettore, alla fine del libro,
resta l’interrogativo che forse sta alla base di tutte le coscienze: ci siamo meritati tutto ciò che abbiamo avuto?” 
Dacia Maraini

«La rampicante è come un documentario, narrato però con impetuosa espressività letteraria.
Incalzano i fatti, le sequenze di eventi, la durezza delle parole e dei sentimenti, che hanno una brutale vitalità rara nella fiction.
Di questo romanzo di Grittani si può dire che la narrazione, risoluta e tenace, supera l’invenzione. Non consola, fa luce».
Furio Colombo
«Un romanzo che incanta alla pagina, emoziona e coinvolge come poche altre storie.
Grittani riesce a rapire la coscienza del lettore, che poi è la principale missione degli scrittori.
La scrittura, visiva ed agile, appare dotata di una rara intensità ».
Roberto Pazzi
«La rampicante racconta di un Paese di cui non ci vergogniamo mai abbastanza, dei delitti e delle pene che ogni giorno
si consumano nelle pieghe della nostra provincia. Scritto con una voce raffinata e cinica, il romanzo di Grittani parla di usura,
amore, morte ma anche di trapianti e speranze. Parla delle Marche, terre magiche e misteriose in cui nulla sembra avvenire per caso.
Nemmeno il terremoto, che scuote la vita dei personaggi ma che soprattutto scuoterà la coscienza dei lettori».
Andrea Purgatori
«Un viaggio all’interno di una terra che non si risparmia, che lesina le parole avvolgendosi in un silenzio senza redenzione;
un’esperienza narrativa che forse va al di là delle possibilità umane di comprensione, offrendo al lettore uno spunto di riflessione
necessario seppur crudele; un percorso ad ostacoli che si muove tra la donazione degli organi, il ricordo ancora vivo del terremoto
e la percezione della solitudine a cui tutti gli uomini – buoni o cattivi – sono destinati. Un appello alla vita che, come l’edera,
resiste e persevera. Tutto questo è La rampicante di Davide Grittani».
Giulia Ciarapica
«La capacità di riconoscere e aggrapparsi alla bellezza appartiene alle anime tormentate, come quelle di Riccardo ed Edera,
protagonisti di un romanzo potente che intreccia ombra e luce, vita e morte, segreti e rivelazioni, sconfitte e rinascite.
Questo continuo gioco di opposti, presente anche nell’esistenza di ognuno di noi, è narrato benissimo da Grittani che,
con scrittura solida e mai compiaciuta, compone paesaggi umani nei quali sostare. Sullo sfondo le Marche,
metafora di mondi interiori che tremano dal di dentro, eppure in grado di ricominciare».
Paola Cereda

Nelle Marche, sospese tra Medioevo e terzo Millennio, la storia di una famiglia apparentemente come tante. Riccardo è un figlio che si ribella alle logiche del branco; Edera è una “bambina rampicante” che sente delle voci (nella testa) e inconsapevolmente dispensa saggezza; Sor Cesare è un padre che esercita
la propria egemonia comprando l’affetto di chi lo circonda. “La rampicante” è un viaggio dentro sé stessi che sovrappone tutti gli strati della tragedia shakespeariana: la verità, l’amore, l’inganno, l’avidità, la paura, la vendetta. Un crescendo di emozioni che, spiando dentro la scatola nera di una famiglia qualsiasi, scortica le deformazioni di una società, fatta di ipocrisia, che ignora il proprio destino. Fino a quando “la rampicante” riporta le cose al loro posto.

Davide Grittani ha scritto un romanzo sull’importanza del dono, su com’è difficile riconoscerlo, su com’è arduo meritarlo e infine su com’è categorico dimenticarlo. Una trama fitta e avvincente sull’incapacità, degli uomini, di rendersi conto del privilegio che gli è stato concesso attraverso la vita: un argomento prezioso, espresso attraverso una scrittura autentica.
Davide Grittani (Foggia, 1970) è giornalista e scrittore. Dal 2006 al 2016 ha curato la prima mostra internazionale della letteratura italiana tradotta all’estero  Written in Italy, per cui si è aggiudicato il Premio Maria Grazia Cutuli 2010.  Ha pubblicato il romanzo Rondò. Storia d’amore, tarocchi e vino  (Transeuropa 1998, allora diretta da Massimo Canalini) e E invece io (Biblioteca del Vascello 2016, Torino) presentato in concorso al Premio Strega 2017
La rampicante è il suo terzo romanzo, candidato al Premio Strega 2019.
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