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Ben scritto, impenitente, semplice e lampante. Gerald Jacobs.
Jewish Chronicle
Un mondo claustrofobico e circoscritto emerge dalle pagine di questo primo romanzo, sorprendentemente emozionante.
Eppure, ci sono anche tenerezza e compassione che emergono dai conflitti che i vari personaggi hanno nel circoscrivere
il loro cammino tra le esigenze della religione, il dovere e i desideri personali. Magnifico.
Elizabeth Buchan
Londra, 2008. Chani e Baruch non si conoscono, ma sono in procinto di sposarsi. Baruch Levy è obbediente e religioso, studia appassionatamente la Torah rendendo la sua famiglia, di ricchi e ignoranti parvenu, orgogliosa di lui, almeno fino al giorno in cui annuncia di voler sposare la giovane ragazza che ha
intravisto a un matrimonio: Chani Kaufman, appartenente a una famiglia molto religiosa ma povera. Chani, a diciannove anni, è frustrata dagli obblighi della comunità ultraortodossa, che reprime la sua curiosità e la spinge a sistemarsi con un buon partito il prima possibile. In un turbinio di dubbi, imbarazzi e ansie,
la coppia inizia il percorso che conduce al matrimonio, affrontando i mikveh, i confidenti e gli amici, la riluttanza della ricca famiglia di Baruch e la rassegnata determinazione della numerosa e povera famiglia di Chani, fino al cinismo dell’organizzatrice di matrimoni. In questo microcosmo, rigido e ciarliero al tempo stesso, alla Rebbetzin, la moglie del rabbino, è affidato il consueto compito di preparare le giovani donne alla prima notte di nozze e di insegnare loro come si diventa brave spose ebree, ma questa volta Rivka dovrà affrontare la perdita della fede e la fine del proprio matrimonio. I brucianti segreti della piccola comunità ebraica iniziano così a emergere in questa storia corale delicata e divertente, dove tutti, giovani e non, sono alla ricerca di un modo di affrontare l’amore
e il desiderio.

Finalista del Man Booker Prize 2013, il libro di Harris offre uno sguardo voyeuristico in una comunità ultra-ortodossa realisticamente descritta nei suoi tratti sociologici e antropologici fondamentali: l’amore, il matrimonio, l’individualità di una micro società che appare ferma nel tempo e il suo scontrarsi, in un alternarsi di attrazione e repulsione, con i dettami della contemporaneità. Ogni mossa sembra predeterminata, lasciando al lettore il compito di capire le scelte che animano i piccoli e i grandi sentieri che costituiscono l’intreccio di questo suggestivo romanzo corale.
Eve Harris è nata da genitori israeliani e polacchi a Chiswick, nel nord-ovest di Londra, nel 1973. Ha insegnato per dodici anni in scuole medie pubbliche
di periferia e in scuole indipendenti prima a Londra e poi, dopo essersi trasferita in Israele nel 1999, a Tel Aviv. È tornata a Londra nel 2002 per riprendere l’insegnamento in una scuola femminile cattolica. Il matrimonio di Chani Kaufman è stato ispirato dal suo ultimo anno d’insegnamento presso una scuola
ebraica femminile ultraortodossa nel nord-ovest di Londra. Vive a Londra con il marito Jules e la figlia Rosie.
Phileas Fogg • Liberaria Edizioni