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"Sono senza amore, un cristiano notturno senza amore.
Le stelle divorano buio. Prima o poi il buio morirà
".
Innamorati nell’Apocalisse, becchini sepolti vivi, incendiari di anime, demoni meridiani, cimiteri e atmosfere crepuscolari sono le figure e le suggestioni che animano Stelle Ossee. I racconti di Orazio Labbate evocano un territorio arcaico e ancestrale, in cui le tradizioni più tipicamente meridionali, legate al mistero
e al sacro, trovano un terreno comune con la letteratura e l’immaginario d’Oltreoceano, ideando un microcosmo archetipico, atopico e peculiare al tempo stesso.

Labbate conferma l’originalità di una voce ibrida e profondamente personale e la complessità del suo universo narrativo, ispirato al Southern Gothic Americano
e alla migliore letteratura Siciliana, dando vita a un Sud che si fa luogo letterario, in cui si fondono le suggestioni di scrittori come Flannery O’ Connor, McCarthy, Faulkner, Poe, insieme a Bufalino, Consolo, D'Arrigo, Sciascia.

Diciassette racconti che trascineranno il lettore in un mondo onirico, immaginifico e suggestivo, diciassette frecce scoccate al lato oscuro che alberga in ogni essere umano.
Orazio Labbate (1985) è nato a Butera, Sicilia. È laureato in Giurisprudenza presso l’Università Bocconi. Ha pubblicato Lo Scuru (2014), Tunué, e Piccola enciclopedia dei mostri (2016), 24OreCultura. Collabora con “Huffington Post”, “Il Mucchio Selvaggio” e “Il Tascabile”. Suoi lavori sono apparsi su “Nuovi Argomenti”, “Achab”, “Nazione Indiana”, “Il primo amore”, “Repubblica nomade” e “Fuori Asse” e nelle riviste letterarie statunitensi “PEN/America” e “Guernica”.
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